Da maestro che cerca di pensare e lavorare per una didattica attiva, non mi stupisco della (anti)pedagogia del ministro Valditara e della nuova valutazione in arrivo alla primaria.
Con amarezza va riconosciuto che il ministro – con l’apice della sua pedagogia dell’«umiliazione» – rappresenta il sistema di pensiero (magari inconsapevole) di molti insegnanti; forse della maggioranza di essi.
E l’agire sulla valutazione ne è un esempio massimo.
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