Immigrati. Viva il “Decalogo del rispetto” di Fratelli d’Italia

In Italia si usa così“Sei in Italia, parla italiano”. “La donna non si tocca nemmeno con un fiore”. “Si rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro”. “Sputare per terra è sgradevole”. “Macellazione responsabile”. Sembrano buone regole da consigliare a tutti, invece il partito Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale le distribuirà in Toscana solo agli immigrati, raccolte insieme ad altre in un “Decalogo del rispetto”. Lo ha spiegato l’agenzia Redattore Sociale.

Io plaudo a questa iniziativa, perché dimostra la comunanza di abitudini tra italiani e immigrati. Siamo tutti fratelli, insomma. Anche se non è esattamente ciò che il movimento di destra guidato da Giorgia Meloni intende sostenere. Ecco qui le regole, seguite da un mio commento in corsivo1) Sei in Italia, parla italiano: imparare la nostra lingua è fondamentale per potersi far comprendere e dimostrare volontà di integrazione. [Ma se ci sono persino giornalisti (italiani, s’intende) che dovrebbero tornare a scuola a imparare che si scrive “un altro” e non “un’altro” e “un po’ ” e non “un pò”!]

2) I bambini vanno a scuola: frequentare la scuola, per costruire una coscienza civica e sviluppare la convivenza, è fondamentale per il futuro dei tuoi figli. [Ma se lo stesso Stato italiano ha impedito a 600 bambini disabili della provincia di Napoli di andare a scuola a settembre!]

3) La donna non si tocca nemmeno con un fiore: che sia moglie, figlia, fidanzata o altro, devono esserle riconosciuti tutti i diritti. In nessun caso le donne vanno picchiate, per nessun motivo.  [Ma se secondo i dati sul 2013 della Casa delle donne di Bologna, il 70% dei femminicidi sono stati commessi da italiani!]

4) Usi, costumi e tradizioni sono anche i tuoi: rispetta le tradizioni italiane, perché la nostra identità si fonda soprattutto su un patrimonio condiviso. Il Natale e la Pasqua vanno celebrati, anche nelle scuole, a prescindere dal tuo credo religioso. [Beh allora questa regola va consigliata (o dovrei dire imposta?) anche ai tanti italiani atei, buddisti, musulmani e via di seguito]

5) Il lavoro ha le sue regole: non si vendono prodotti con firme false e non si vende senza autorizzazioni. Se si apre un’azienda si rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro, si concedono ferie e malattie ai dipendenti e si rispettano turni di lavoro che permettano anche il riposo. [Ma se basta buttare un occhio in un cantiere edilizio, italiano eh, per vedere la violazione sistematica delle norme sulla sicurezza, o tutti noi dobbiamo quasi vergognarci ogni giorno a chiedere lo scontrino a un nostro connazionale caucasico!]

6) Non si può stare in luoghi pubblici con il volto coperto. [Giusto, molti suggeriscono infatti che i poliziotti che manganellano ingiustamente durante le manifestazioni, visto che hanno il volto coperto dai caschi, siano almeno riconoscibili da un numero di identificazione]

7) Pulizia e decoro: essere puliti e non sporcare città, giardini e marciapiedi è importante per la salute di tutti. [Ma se in metro l’altro giorno stavo svenendo per l’ascella di un uomo italiano almeno quanto Ignazio La Russa! E ogni giorno quanti padroni italiani non puliscono i bisogni dei loro cani sul suolo pubblico!]

8) Prega chi vuoi, ma non disturbare: noi ti garantiamo la libertà di vivere qualsiasi religione, ma non puoi disturbare o offendere chi ha credi diversi, si dichiara ateo o professa la nostra religione tradizionale. [Perfetto! Allora, se io ho un credo diverso – e vesto i panni di una donna – datemi la possibilità, stabilita per legge, di trovare facilmente una pillola del giorno dopo]

9) Rispetta la città: sputare per terra è sgradevole, urinare per terra o sui marciapiedi è vietato. [Premesso che un giorno mi farò promotore di una petizione per un bagno pubblico gratuito ogni tot metri quadri di suolo italico, basta uscire il sabato sera e andare in una piazza di ritrovo per vedere quanti giovani, italiani almeno quanto Guido Crosetto, pisciazzano in giro!]

10) Macellazione responsabile: no agli sgozzamenti clandestini e ai rituali (Halal) che recano inaccettabili sofferenze agli animali destinati al consumo alimentare. [Queste sofferenze sono causate a tutti gli animali macellati, mangiati da italiani, giapponesi, berberi o cubani. Rimanendo in Italia, basta guardare quanto scoperto ad aprile scorso da Animal Equality]

Viva insomma il decalogo dei Fratelli d’Italia! Però stampatene tante copie, ma tante tante, e datele a tutti gli abitanti d’Italia.

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