Quando il volontariato accende un’alba sul futuro

La solidarietà ci rende persone più libere, perché consegna l’ostinazione a non demordere dinanzi alle brutture del mondo.

L’associazione Lunaria, mia organizzazione di invio per un campo di volontariato in India nelle scuole, al quale ho partecipato in estate, ha pubblicato una mia riflessione sull’esperienza. Eccola.

A oltre un mese dal ritorno dal campo di volontariato, tutti i giorni, più volte al giorno, ho ancora l’India in testa. O meglio sarebbe dire che la mia testa è felicemente “occupata” dalle persone che ho incontrato là, intorno ai villaggi di Bandh e Patta nelle prime alture himalayane dello Stato nordico dell’Himachal Pradesh; è occupata dalle immagini di meraviglia cristallizzate come fotografie nella mente, e dai bambini con i quali ho lavorato nelle scuole, dai profondi disagi riscontrati e percepiti, dalle opportunità colte o dormienti, dagli insegnamenti tratti da un’esperienza che mi accompagnerà per il resto del mio cammino.
Per questo ho ribattezzato dentro di me “Educate a child” (il nome del campo al quale ho partecipato tra luglio e agosto grazie a Lunaria e all’associazione indiana Ruchi) in “Educate a child to educate yourself”: educa un bambino per educare te stesso.
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