Su la Repubblica degli Stagisti il terzo racconto di un’ex volontaria Sve. Giulia è stata sei mesi nei Pirenei per un progetto culturale.
“Ho imparato a vivere da sola all’estero, a cavarmela in situazioni difficili, a comunicare rapidamente in lingue diverse. Ho conosciuto tantissime persone e avuto l’opportunità di scoprire aspetti di altre culture. In Italia ciò non sarebbe stato possibile. Ai ragazzi che vanno in Sve do un consiglio: non scoraggiatevi se il progetto va male o avete problemi con gli altri volontari. Avrete comunque qualcosa da imparare, e poi potrete viaggiare. Da volontari avrete un occhio diverso da quello del semplice turista, e ciò vi consentirà di vedere luoghi e conoscere persone che vi ricorderete per sempre”. Continua a leggere